Gli studenti del Rossi costruiscono un simulatore di pioggia

Gli studenti dell’Itis A. Rossi di Vicenza hanno costruito un simulatore di pioggia per misurare la capacità di un terreno di assorbire la pioggia e, di contro, per verificare quanto invece potrebbe essere impermeabile e lasciare scorrere l’acqua.

Qui il video.

Il progetto assume grande attualità alla luce dei fenomeni meteo estremi, sia per la siccità che per la piovosità, che si stanno ripetendo in modo sempre più frequente e preoccupante. 

L’iniziativa intende promuovere tra gli studenti una sensibilità nuova in grado di cogliere le sfide generate dai cambiamenti climatici; orientare a buone prassi nell'ambito della tutela dell'ambiente, della messa a dimora delle colture e della conduzione dei terreni. 

Il simulatore di pioggia è stato infatti realizzato dagli alunni dell’Itis Rossi di Vicenza sotto la guida dei loro docenti e con la consulenza dell’agronomo Francesco Da Schio, titolare della fattoria didattica Pettorina (Villadose e Vicenza), e degli esperti della facoltà di Agraria di Padova, Andrea Fasolo e Andrea Squartini. 

I fiumi che si colorano di marrone sono la testimonianza di quanto sia pronunciato il fenomeno dell’erosione sui nostri suoli che perdono sostanza organica e suolo agrario stesso. La sostanza organica, conosciuta anche come “humus”, è il collante che trattiene le particelle di suolo al loro posto, sia in superficie impedendone l'erosione, sia in profondità permettendo la costruzione di piccoli tunnel e canali. In questo modo è garantita sia la circolazione dei microrganismi del suolo e dell'aria, sia la permeabilità del suolo perché quegli spazi vengono occupati dall’acqua piovana. 

La costruzione del “nostro” simulatore di pioggia oggi è nella sua fase di prototipo, ma domani può essere prodotto in serie e diventare un prezioso strumento per testare come si comporta un suolo agrario coltivato in differenti modi. 
Questo prototipo è senz’altro una delle prime esperienze scientifiche a livello nazionale, perché al momento per trovarne di simili occorre affidarsi al mercato estero. 
Il simulatore di pioggia presentato questa mattina è uno strumento complesso e abbastanza completo che ha finalità didattica nei confronti dell'agricoltore ed educativa nei confronti del consumatore. 

Sopra un banco attrezzato sono sistemati tre vassoi colmi di suolo agrario: due hanno vegetazione in essere, uno ha terreno "nudo". Su tutti e tre viene fatta la simulazione della caduta di pioggia e gli effetti di permeabilità e di erosione sono evidenti, poichè con una vegetazione verde e secca l'acqua penetra nel suolo; dove c’è solo terra, l'acqua ruscella fuori dal vassoio ed erode suolo.

Professori e alunni del Rossi hanno lavorato nell’arco dell’anno tagliando e saldando ampie lastre di alluminio che sono servite per predisporre le vasche all’interno delle quali sarà posizionato il terreno che interessa studiare. Un’attività molto apprezzata dai ragazzi perché ha dato ampio spazio alle loro attività pratiche di laboratorio e insieme ha contribuito a rafforzare il senso di rispetto nei riguardi dell’ambiente.

Il simulatore, realizzato in due esemplari, nei prossimi giorni sarà testato e regolato secondo le indicazioni degli esperti, in modo da diventare un vero ‘termometro’ per misurare la capacità di un terreno nel fare fronte alle bombe d’acqua o ai mesi siccitosi. 
Un modello sarà poi ospitato nella fattoria didattica Pettorina e utilizzato come dimostrazione alle molte classi di studenti che ogni anno vi fanno visita. Il secondo simulatore sarà esposto al Rossi e utilizzato per dimostrazioni a studenti e genitori in visita all’Istituto. 
 
Il progetto del simulatore è stato presentato anche alla Seconda edizione del Concorso “Fuori Classe” indetto dalla Regione Veneto, guadagnandosi il secondo posto nella graduatoria dei 23 istituti partecipanti, e il materiale prodotto è stato inserito nell’Archivio delle buone pratiche di educazione civica mentre il video è stato pubblicato sui canali social della Regione.

I ragazzi coinvolti fanno parte delle classi seconde AM, BM e CM con i professori Carlo Posenato, Mauro Sordato, Alessio Cangemi, Fortunato Scarmato e Mariagrazia Vignaga. 

I materiali sono stati acquistati con il sostegno di Agsm Aim e della Fondazione Banca popolare di Marostica – Volksbank, e della ditta Aluveneta Speciali.